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Caro tennis, ma quanti mi costi! I costi per la costruzione di un tennista agonista…

Cominciamo oggi il viaggio nel mondo dei costi del tennis, un argomento spesso affrontato quasi di nascosto ma molto sentito e fondamentale per la costruzione di una “carriera” a qualsiasi livello. La nostra inchiesta si suddividerà in quattro puntate: oggi parleremo dei costi dell’attività di un agonista under, nella seconda puntata parleremo di un giocatore agonista adulto, nella terza dei costi legati ai maestri di tennis e alle lezioni individuali e di gruppo, infine nell’ultima il nostro opinionista Marco Mazzoni ci parlerà dei costi nella creazione di un tennista professionista.

Il giovane tennista agonista – Cerchiamo di delineare il profilo del nostro piccolo tennista “under”. Nello svolgere questo difficile compito dipingeremo una figura che rappresenti la media di tutti i casi reali esistenti, allo scopo di stabilire qual’è la spesa media per un giocatore di questo tipo, riassunta nella tabella finale. Definire un prototipo ovviamente significa che nella realtà esistono casi assai diversi e disparati: ci sono tennisti che svolgono il doppio o la metà dell’attività del nostro esempio, quindi le spese descritte rappresentano una media in cui il singolo atleta o genitore può rivedersi oppure no.
In ogni caso il nostro giovane tennista ha 12/13 anni. Gioca a tennis ormai da 6. Pratica attività agonistica in maniera appassionata, ma senza particolari esagerazioni. Ha una classifica appena superiore al nc (es. 4.4/4.5/4.6). Si diverte a svolgere competizioni individuali e a squadre e a girare la Toscana, ma senza che ciò diventi un’attività troppo inglobante e monopolizzi il tempo libero e gli altri passatempi.

Corso tennis – Il nostro giovane tennista si allena con la classica formula del “3+2″: tre sedute settimanali di tennis e due di atletica. La spesa del corso dipende molto anche dal circolo e dalla zona geografica, ma calcoliamo il costo di “listino” di un tale programma di allenamento sulle 120 € mensili, per una spesa complessiva sui 10 mesi (Settembre/Giugno) di 1.000 €. Come si può ben capire, l’impegno agonistico è ancora di medio livello: se il nostro piccolo atleta deciderà di fare le cose “sul serio”, allora le sedute di allenamento diventeranno quotidiane e le spese, quantomeno, raddoppieranno.

Abbigliamento e materiale – Ogni anno il nostro giovane atleta ha bisogno di tre paia di scarpe sportive, tennis e running (200 €), una tuta (70€), un paio di completini da gara (80€) e qualche accessorio (50 €) per un totale di spesa di 400 €. Non abbiamo considerato le spese per le racchette, che invece mettiamo nella voce extra ipotizzando che ne sia provvisto e non necessiti un cambio di telaio.

Corde e incordature – Un bambino di 13 anni non rompe molte corde. Facciamo una media di 15 incordature annue (poco più di una al mese), che sta nel mezzo tra le pochissime sostituite nel periodo di allenamenti e qualcuna in più durante il periodo dei tornei. Considerando che una singola incordatura (corda più manodopera) costa in media 20 €, questa voce comporta una spesa annua di 300 €

Tornei – Ecco la voce che in questo caso come negli altri incide maggiormente sul budget. Non a caso si dice che fare attività costa, e ora vedremo perchè. Il nostro giovane tennista partecipa in media a 12 tornei all’anno: è un numero alto per un esordiente, ma molto basso per un agonista di prima fascia, il quale da Marzo a Settembre gioca quasi tutte le settimane, tuttavia anche in questo caso abbiamo cercato di rappresentare una media. Le spese di iscrizione per i tornei under sono più basse dei tornei senior, quantificabili tra i 15 e i 17 € a competizione, per un totale di 200 € annui.
Poi contiamo le spese di trasporto, ovvero di automobile (benzina più autostrada… Non consideriamo le spese di usura del mezzo come fa un normale professionista, per la salute dei genitori!). Ipotizziamo che la distanza media dai tornei a cui il nostro tennista partecipa è di 40 km, per un totale di 80 km tra il viaggio di andata e di ritorno. Ci saranno tornei “sotto casa”, che distano una manciata di chilometri, e tornei più lontani, magari dall’altra parte della Toscana, quindi la nostra stima chilometrica ci sembra piuttosto corretta (in questa valutazione incide molto anche la località di residenza. Un bambino di Firenze sarà ben più facilitato di un bambino di Abbadia San Salvatore o di Volterra, che deve necessariamente muoversi sempre e parecchio per giocare). Il nostro piccolo atleta gioca a un livello buono ma non eccelso, quindi possiamo ipotizzare che in alcuni casi arriverà alle fasi finali dei tornei a cui partecipa, in altri perderà subito, per una media di 3 partite disputate per ogni torneo. Il genitore, conti alla mano, effettuerà ogni anno con l’automobile 36 viaggi da 80 km ciascuno in media, per un totale di 2.900 km. Considerando che il consumo medio di un auto è 15 km/litro (a essere molto buoni) e la benzina costa 1.90 €/litro, le spese per la benzina sono di 360 € l’anno, arrotondate a 400 € aggiungendo un po’ di autostrada. Se il nostro bambino fosse o sarà un agonista di alto livello che svolge il doppio di attività, anche in questo caso le spese quantomeno raddoppiano.

Extra – Le spese di base vanno incrementate sempre con qualche extra. Nei due mesi estivi di sospensione del corso tennis, il nostro giovane atleta non può fermarsi e quindi ci saranno spese per l’affitto dei campi o magari qualche lezione privata con il maestro nella località di villeggiatura. Arriva una convocazione per una rappresentativa nazionale, oppure decidiamo di partecipare a un torneo di Macroarea fuori regione (abitudine per i giovani più promettenti, le cui spese a riguardo rischiano di essere non quantificabili…). Si rompe una racchetta, e va cambiata alla svelta… Gli extra o gli imprevisti non mancano mai, e abbiamo deciso di quantificarli con la cifra forfettaria annua di 500 €, consapevoli di essere stati molto ottimisti…

Conclusioni – I dati descritti sono riassunti nella tabella sottostante: i genitori del nostro giovane agonista spendono in media ogni anno 2.800 €. Come abbiamo visto, la cifra raddoppia o triplica senza alcuna difficoltà dal momento in cui il nostro ragazzo decide di svolgere un’attività di punta e di impegnare anima e corpo nello sport. Si tratta di spese importanti, tutti lo sanno, ma fa un certo effetto vederle quantificate e dettagliate. Solo per una attività under di 7/8 anni (dai 12 ai 20, augurandosi che dopo questa età il ragazzo sia economicamente autonomo, cosa molto difficile…), una famiglia investe dalle 20.000 € per un’attività di base ai 40/50.000 € per un’attività di primo livello (non parliamo di attività professionistica, che ha spese di tutt’altro genere). Di contro non esistono praticamente entrate. I premi in denaro ai tornei under sono quasi sempre inesistenti, i circoli difficilmente riescono a dare degli incentivi e la Federazione aiuta soltanto gli atleti di punta. Si tratta di cifre alte, basse? Dipende molto dalla disponibilità della famiglia, ma in assoluto sono cifre importanti, considerando che si tratta di bisogni “secondari”, legati all’appagamento e all’autorealizzazione, e non certo fisiologici, citando la famosa piramide di Maslow. In un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo, sono proprio le attività legate al benessere e divertimento le prime a essere tagliate: soltanto con una grandissima motivazione dei ragazzi e dei genitori, è possibile portare avanti un’attività agonistica fruttuosa e soddisfacente.

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